Con la sua posizione privilegiata sul Mediterraneo, Palermo  incarna una sintesi unica delle culture che hanno attraversato questo mare nel corso dei secoli. A partire dalla fondazione Fenicia, per questo crocevia si sono poi alternate la dominazione Romana, Islamica, Normanna e Spagnola. E se nell’arte nulla si distrugge, ma tutto si contamina, proprio qui lo spettatore attento potrà individuare una fusione perfetta di linguaggi artistici molto eterogenei, talmente perfetta da sembrare calcolata. Mirabile in questo senso è la convergenza culturale che si è creata nel corso del regno Normanno a partire dall’ XI sec. Oggi vogliamo guidarti proprio lungo il percorso che racconta questa particolare storia, i cui lasciti architettonici sono entrati nel 2015 nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Organizza questo itinerario con noi e ti immergerai in una realtà unica, ricca e vivace; l’ideale punto di partenza per scoprire la capitale del Mediterraneo.

Come raggiungere il sito Unesco Palermo in treno

Palermo è collegata con tutte le principali città italiane anche con treni ad alta velocità ed espressi. Il viaggio è un po’ lungo, ma seduto comodamente potrai conversare godendoti la vista di panorami molto suggestivi. Palermo dista da Napoli 9 ore, da Roma circa 11 ore, da Milano 14H30min e da Torino circa 15h30min.

Visita della Palermo Arabo Normanna

Iniziamo la nostra visita dal quartiere dell’Albergheria, che in epoca Normanna era la ricca zona di residenza dei funzionari di corte. Un quartiere sfarzoso dove troverai il Palazzo reale o dei Normanni, dimora dei Reali normanni e della loro corte e che divenne poi la residenza dell’imperatore Federico II di Svevia, detto lo “Stupor mundi”, la “meraviglia del mondo”. Ed è proprio nelle sue mani che questo incredibile edificio, nella cui architettura è rispecchiata tutta la articolata storia cittadina, divenne il centro di una delle prime grandi capitali culturali europee. In epoca Normanna, soprattutto per iniziativa di Ruggero II, questo palazzo bizantino divenuto poi sede dell’emirato arabo, venne notevolmente ampliato e dotato di torri. Delle 4 torri Normanne oggi ne sopravvivono due, la Torre Joharia e la Torre Pisana. La prima contiene gli ambienti più decorati dell’intero palazzo e conserva intatti i segni della sfarzosa visione di Ruggero II. Qui potrai visitare la bellissima sala di Ruggero con i suoi celebri mosaici che raffigurano pavoni, leopardi e paesaggi esotici e la Sala dei Venti, una antica cappella poi riconvertita ad uso profano. Nella Torre Pisana invece troverai la sala di Federico. In questi ambienti, utilizzati in origine come sale dei tesori normanni, leggenda vuole che l’imperatore si riunisse con i membri della scuola poetica siciliana, della quale era promotore e mecenate. Vero cuore dell’edificio è però la Cappella Palatina, una basilica a tre navate la cui struttura è incastonata nel piano inferiore del Palazzo Reale. Costruita come cappella privata reale per volere di Ruggero II, le sue pareti sono rivestite di marmi e raffinati cicli di mosaici in stile greco-bizantino, i più celebri e importanti della Sicilia. Oltre a numerose scene bibliche, degno di nota è l’imponente immagine del Cristo Pantocratore benedicente, che decora la grande cupola che sovrasta la struttura.

Nei pressi del Palazzo Reale, nelle zone limitrofe alla vecchia cinta muraria medioevale, troverai la Chiesa di san Giovanni degli Eremiti. Edificata da Ruggero II sul sito di un precedente luogo di culto distrutto dai musulmani, questa chiesa esemplifica alla perfezione le caratteristiche dell’architettura normanna in Sicilia: appropriarsi di elementi tipici dei periodi bizantino e islamico, innestandoli in strutture romaniche. Impossibile non rimanere colpiti dalla sua struttura singolare con le sue cinque cupolette rosse che coprono il tetto, e che sembra rimanere in perfetto equilibrio tra due mondi apparentemente distanti come quello islamico e quello della cristianità medioevale. A rafforzare tale illusione, nell’antico chiostro troverai anche un bel palmeto (ottocentesco).

Ora spostati nell’antico quartiere della Kalsa, a 10 minuti a piedi dall’Albergheria. Qui, tra i resti di antiche mura puniche e la bellezza del barocco siciliano, spiccano le Chiese di Santa Maria dell’Ammiraglio e San Cataldo. Santa Maria dell’Ammiraglio, o della Martorana è un edificio del XII sec. ed esemplifica l’altro tipo di commistione tra occidente e oriente realizzato in epoca normanna, ovvero quello tra stili occidentali e bizantini. Costruita per volere di Giorgio d’Antiochia, ammiraglio al servizio di Ruggero II, e concepita per celebrare il Rito Orientale, la sua imponente struttura a croce greca ingloba numerose aggiunte stilistiche posteriori, con predominanze barocche. Oggi sede di culto principale della comunità albanese in Sicilia, al suo interno rimarrai ammaliato dai mosaici in stile bizantino più antichi di Palermo. Una piccola curiosità culinaria: nel 1400 la chiesa fu ceduta all’ordine fondato da Eloisa Martorana e leggenda vuole che le monache, per abbellirne il giardino in vista della visita di Carlo V, crearono la famosa e omonima frutta di marzapane. Nelle immediate vicinanze e in pieno contrasto con santa Maria troverai la Chiesa di San Cataldo. Eretta nel XII sec. per iniziativa di Maione da Bari, è uno dei simboli più noti di Palermo. Qui l’influenza islamica fa da padrone: impossibile non rimanere incantati dal contrasto tra la sua struttura monocroma con arcate cieche e ghiere finemente traforate e le tre piccole cupolette rosse. All’interno troverai stupende arabesche mosaicate.

Dalla Kalsa, con una breve passeggiata raggiungerai la Cattedrale che ti lascerà senza fiato. Costruita nel 1184 in un sito in cui in epoche precedenti erano stati edificati altri luoghi di culto, sia bizantini che islamici, la Cattedrale raccoglie e sintetizza questa eredità in una struttura imponente, che doveva svolgere nelle intenzioni originali anche una funzione difensiva. Rimarrai incantato dalla babele di linguaggi che si susseguono e dialogano tra di loro sia all’esterno che all’interno, dove sarà sorprendente scovare, nascoste tra le altre, le colonne di una moschea con incisi dei versetti del Corano. Numerose anche le aggiunte di epoche successive, in particolare del periodo Aragonese, che rendono anche questo monumento un libro di pietra in cui leggere le vicende di questa città.  Al suo interno, non dimenticare di visitare le tombe reali, in cui sono commemorati Ruggero II, Federico II di Svevia, Enrico VI e Guglielmo II.

Ai lati opposti del centro di Palermo troviamo invece altri due monumenti inseriti nel percorso arabo-normanno dell’UNESCO.

Il Castello della Zisa – dall’arabo al-ʿAzīza, ovvero “la splendida” – era la residenza estiva del re. Al suo interno troverai un interessante museo di arte islamica in una cornice unica tra simmetrie perfette e finiture di pregio.

Ben collegato al centro tramite la recente rete tramviaria cittadina,  ti consigliamo poi una visita al Ponte dell’Ammiraglio. Realizzato per volere di Giorgio di Antiochia, sotto questo ponte oggi non scorre più il fiume Oreto, che è stato deviato. La sua particolare struttura, ideata per reggere carichi imponenti, ha sorretto anche gli scontri tra le truppe borboniche e i garibaldini.

Per concludere questo splendido itinerario non ti resta che salire al Duomo di Monreale, costruito nel 1174 da Guglielmo II d'Altavilla.

Costruito sul modello benedettino, ma con elementi islamici e bizantini, questo tempio, che da sempre compete per imponenza e bellezza con la Cattedrale, è impreziosito da ben 6400 metri quadri di superfici mosaicate. Rimarrai a bocca aperta nell’ammirare questi cicli di mosaici, che ambiscono a riassumere tutta la storia e la dottrina del Cristianesimo, dalla Genesi fino al Nuovo Testamento. Imponente è l’immagine del Cristo Pantocratore, che sovrasta le tre navate del Duomo, e rappresenta il punto di convergenza di quest’opera monumentale.

Palermo è una città di contrasti, ricca di storie da raccontare. Noi in questa breve guida abbiamo provato a narrartene una, sperando che sia il punto di partenza ideale per scoprirne molte altre. Come avrai notato questa perla del Mediterraneo è facilmente visitabile, sia a piedi che sfruttando i mezzi pubblici.

Non ti resta che organizzare la tua visita, magari scoprendo nuove ed emozionanti deviazioni in questo incredibile luogo!